A Tripoli, LIbya, la violenza non sembra fermarsi e si registrano spesso attacchi. Le forze fedeli al comandante Khalifa Haftar sono i principali autori delle rivolte all'interno del paese.
Haftar, che controlla gran parte della Libia orientale e meridionale, sostenuto dalle sue forze, ha lanciato nell’aprile dello scorso anno un’offensiva per prendere il controllo di Tripoli.Questa volta, ha ordinato una raffica di razzi a Tripoli che ha colpito più precisamente la rotatoria Soug el-Tlath e Gharbi street nel centro della capitale. Amin al-Hashemi, portavoce del ministero della salute del Government of National Accord's (GNA), ha dichiarato che domenica cinque civili sono morti e 12 sono stati feriti a causa dello schianto di cinque missili precipitati nei settori residenziali di Tripoli. Le conseguenze per le vittime sono ovviamente terribili: molti si trovano in gravi condizioni e uno ha dovuto perfino operarsi per l’amputazione degli arti. Tali attacchi, supportati anche dalle potenze straniere, sono avvenuti durante il crescente numero di scontri nelle vicinanze dell'aeroporto internazionale di Tripoli. Recentemente, centinaia di persone sono state uccise e 200.000 sono dovute fuggire. Inoltre, sempre in Tripoli, durante la prima settimana di maggio, almeno 15 civili sono stati uccisi e altri 50 feriti a causa di attacchi di droni e razzi.
La situazione della sicurezza in Libia è ancora molto complessa: alcune aree dovrebbero essere considerate off-limits a causa della violenza, anche se è possibile viaggiare in altre. Nonostante ciò, perfino nelle aree accessibili, si consiglia vivamente di viaggiare con protocolli adeguati. Gli scontri nelle aree civili di Tripoli sono principalmente legati alle forze affiliate ad Haftar e sono stati condannati come "attacchi indiscriminati" dalla missione delle Nazioni Unite (ONU) in Libia.
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Autore: Giulia Francescon; Editor: Shrabya Ghimire