Sudan del Sud: in migliaia uccisi durante la nuova ondata di scontri tra comunità

Dei bambini e una donna sfollati interni seduti in macchina Dei bambini e una donna sfollati interni seduti in macchina Mohamed Nureldin Abdallah/ Reuters

20 maggio 2020

Le recenti violenze tra le comunità nello Stato di Jonglei hanno costato la vita ad almeno 300 persone, tra cui tre operatori umanitari internazionali 

Negli ultimi due weekend, gli scontri tra le comunità Murle e Lou Nuer nello stato orientale di Jonglei hanno provocato la morte di migliaia di civili. Circa 300 persone sarebbero state ferite da colpi d’arma da fuoco, mentre altre ferite che avrebbero perso la propria casa. Una infermiera di Medici Senza Frontiere e altri due operatori umanitari avrebbero perso la vita durante gli scontri. Secondo i funzionari del governo del Sudan del Sud, il numero dei morti è destinato ad aumentare. I magazzini delle organizzazioni umanitarie sono stati razziati. Medici Senza Frontiere ha ripreso il lavoro nella regione dopo una breve pausa a seguito degli attacchi.

Si presume che sabato gli uomini pesantemente armati del gruppo etnico Murle abbiano attaccato sei villaggi dei Lou Nuer. Le capanne sono state date letteralmente alle fiamme. Secondo le autorità locali, si tratterebbe di una vendetta per un precedente incidente avvenuto a febbraio. In quel periodo, gli uomini del gruppo etnico Lou Nuer avrebbero razziato il bestiame e rapito bambini dei Murle. Durante un attacco avvenuto molto prima, migliaia capi di bestiame sarebbero stati uccisi. Ora, la sopravvivenza economica del gruppo etnico dei Murle è appesa a un filo.

Secondo le autorità locali, lo scoppio degli scontri tra comunità nella regione rischia di aumentare  e minacciare la sicurezza dell’intero Sudan del Sud, così come la pace ufficialmente raggiunta. Dopo sei anni di guerra civile, dal 2013 al 2018, i civili si stanno ancora riprendendo dalle conseguenze. Milioni di persone sono state sfollate e si stanno ancora ricostruendo una vita a seguito del conflitto armato. Il fragile accordo di pace è stato raggiunto dal Presidente Salva Kiir e dal Vice Presidente Riek Machar, l’ex leader dei ribelli, solo nel febbraio di quest’anno. "Il governatore è una persona molto, molto importante nello stato, perché riunisce molte tribù; ha anche l’autorità di riconciliare e agire in caso di non conformità", ha dichiarato ad Al-Jazeera David Shearer, Rappresentante Speciale delle Nazioni Unite nel Sudan del Sud.

 

Per saperne di più:

https://www.aljazeera.com/news/2020/05/hundreds-killed-inter-communal-clashes-south-sudan-200520165329158.html

https://www.reuters.com/article/us-southsudan-violence/hundreds-killed-in-south-sudan-tribal-clashes-icrc-idUSKBN22X1YQ

https://www.icrc.org/en/document/south-sudan-jonglei-state-clashes-leave-hundreds-dead-and-injured

 

Autore: Theresa Bender-Säbelkampf; Traduzione: Simona Smacchi

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