Una settimana di sangue scuote l’Afghanistan

Militari afghani sorvegliano la clinica di maternità di Dashti Barchi a Kabul dopo l’attacco Militari afghani sorvegliano la clinica di maternità di Dashti Barchi a Kabul dopo l’attacco REUTERS/Omar Sobhani

15 maggio 2020

Tre attacchi in una settimana hanno ucciso almeno 61 persone. Tra le vittime: neonati, bambini, donne e infermieri

Martedì 12 maggio due attacchi brutali hanno causato la morte di 56 civili in Afghanistan. Il primo e il più sconvolgente è avvenuto nella capitale afghana Kabul, dove tre uomini armati vestiti da poliziotto hanno attaccato una clinica di maternità gestita da Medici Senza Frontiere. Gli aggressori hanno sparato a neomamme, neonati, bambini e infermieri, uccidendone 24. I moventi rimangono non chiari e nessun gruppo ha rivendicato lo spaventoso attacco. La clinica si trova nel quartiere di Dashti Barchi, popolato principalmente dalla minoranza sciita. Lo stesso giorno, un’esplosione suicida ha ucciso 32 civili a un funerale nella regione orientale di Nangarhar. Questo secondo attacco è stato rivendicato dallo Stato Islamico.

In reazione agli attacchi, il Presidente afghano Ashraf Ghani ha dichiarato pubblicamente le sue intenzioni di “passare da una modalità di difesa a una di offensiva” contro i nemici. Nello stesso discorso trasmesso tramite televisione nazionale martedì 12, Ghani ha dichiarato di considerare i talebani responsabili dell’attacco all’ospedale, nonostante il gruppo abbia negato ogni coinvolgimento. Gli ultimi eventi hanno quindi acceso forti preoccupazioni sui negoziati di pace intra-afghani sponsorizzati dagli Stati Uniti. Due giorni dopo le dichiarazioni di Ghani si è aggiunto un nuovo elemento a complicare il quadro: un’autobomba è esplosa vicino a un campo militare nella città di Gardez, uccidendo almeno cinque persone e ferendone 14. Quest’ultimo attacco è stato rivendicato dai talebani.

L’inviato speciale degli Stati Uniti Zalmay Khalilzad, l’uomo dietro l’accordo tra Stati Uniti e Talebani siglato a febbraio, ha accusato lo Stato Islamico per l’attacco irrisolto alla clinica di maternità. Gli ufficiali afghani si sono dimostrati contrariati per le parole di Khalizad e hanno continuato ad accusare i talebani. Diversi ufficiali americani, afghani ed europei hanno dichiarato a Reuters in condizione di anonimità che è probabile che gli ultimi avvenimenti minino irrimediabilmente il processo di pace, causando un inasprimento delle tensioni tra le fazioni. La comunità internazionale ha condannato in coro gli attacchi degli ultimi giorni e l’organizzazione Amnesty International li ha chiamati “spregiudicati crimini di guerra”. La Germania, il Regno Unito, la Turchia e il Pakistan hanno rilasciato delle dichiarazioni ufficiali condannando la violenza.

 

Per saperne di più:

https://www.aljazeera.com/indepth/features/act-kabul-hospital-carnage-shakes-afghanistan-200514034602987.html

https://www.aljazeera.com/news/2020/05/afghanistan-gunmen-storm-kabul-hospital-200512071439807.html?utm_source=website&utm_medium=article_page&utm_campaign=read_more_links

https://www.reuters.com/article/us-afghanistan-attacks-blast/truck-bomb-in-eastern-afghan-city-kills-five-taliban-claim-responsibility-idUSKBN22Q0NY

https://www.reuters.com/article/us-usa-afghanistan-peaceplan/attacks-deal-trumps-long-shot-afghan-peace-push-a-fresh-blow-idUSKBN22P3BH

https://www.aljazeera.com/news/2020/05/ashraf-ghani-orders-troops-resume-offensive-taliban-200512200627406.html

https://www.reuters.com/article/us-afghanistan-attacks/afghans-say-taliban-behind-bloodshed-reject-u-s-blame-of-islamic-state-idUSKBN22R1QJ

 

Autore: Annette Savoca

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