Il nuovo rapporto pubblicato da Amnesty International ha rivelato che due recenti attacchi aerei condotti dagli Stati Uniti (USA) in Somalia hanno ucciso due civili e ferito altri tre. Ma il comando militare USA in Africa (AFRICOM) ha respinto le accuse e ha risposto che gli attacchi hanno ucciso solo terroristi affiliati al gruppo estremista di Al-Shabab.
Al-Shabab è un gruppo collegato ad al-Qaeda che sta lottando per rovesciare il governo somalo riconosciuto dalla comunità internazionale. Attualmente controlla la Somalia centrale e meridionale, mentre l'esercito somalo ha riconquistato i principali centri urbani. Per esempio, nel 2011, le forze governative appoggiate dalle truppe dell'Unione Africana hanno ripreso il potere della capitale somala di Mogadiscio respingendo il gruppo armato. Tuttavia, i combattenti hanno spesso ripreso le città a causa dell'incapacità delle forze somale di consolidare il controllo nei territori. Anche se gli USA sono coinvolti da più di dieci anni nella guerra per smantellare Al-Shabab, è sotto l’amministrazione Trump che gli attacchi aerei sono diventati sempre più frequenti. Secondo il maggiore Karl Weiss, portavoce di AFRICOM, "gli attacchi aerei sono misure preventive per garantire che Al-Shabab non aumenti di dimensioni e forza". Le recenti incursioni aeree sono iniziate dopo l’attacco di Al-Shabab ad una pista di atterraggio in Kenya, utilizzata dagli Stati Uniti, in cui sono stati uccisi tre americani (un soldato e due collaboratori). Da febbraio 2020, è così ripresa la "guerra aerea segreta" in Somalia e AFRICOM ha già effettuato due attacchi.
Il 31 marzo 2020, in un comunicato stampa, il Generale dell'esercito americano Stephen Townsend si è impegnato a rilasciare una relazione aggiornata degli attacchi aerei di AFRICOM "per dimostrare la nostra trasparenza e il nostro impegno a proteggere i civili da danni inutili".
Per saperne di più:
https://www.nytimes.com/2020/03/31/world/africa/somalia-civilian-casualties.html
Autore: Silvia Luminati; Editor: Aleksandra Krol
