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Migranti bloccati in Libia per i confini chiusi a causa della pandemia di COVID-19

Persone nel deserto del Niger salvate e messe in quarantena Persone nel deserto del Niger salvate e messe in quarantena AfricanQuarter news

10 aprile 2020

In centinaia bloccati in condizioni preoccupanti mentre il virus si diffonde e i sistemi assistenziali si paralizzano

Centinaia di uomini, donne e bambini migranti sono stati fermati in Niger mentre gli paesi hanno chiuso i loro confini a causa della pandemia di COVID-19. Il Niger, un paese senza sbocchi sul mare nell’Africa centrale, tradizionalmente rappresenta un corridoio di transito per i lavoratori stagionali che si spostano da ovest verso Libia, Algeria e Europa attraverso il Mediterraneo.

Anche se le autorità nigeriane sono spesso abituate a questa migrazione, nuove misure messe in campo per frenare la diffusione del Coronavirus hanno complicato le normali procedure. I nomadi devono ora sottoporsi alla quarantena obbligatoria in tende e strutture allestite, dove le temperature raggiungono i 50 gradi Celsius, 122 gradi Fahrenheit.

"Siamo molto preoccupati" ha dichiarato Abderahmane Maouli ad Al-Jazeera. Maouli è il sindaco di Arlit, una delle sei località in Niger che ospita un centro di transito IOM e una nuova struttura per coloro che terminano la loro quarantena ad Assamaka. "Nonostante la chiusura delle frontiere, i movimenti continuano: le persone si spostano lungo le rotte secondarie per evitare i controlli alle frontiere e raggiungono Arlit senza fare la quarantena. E questo è un grave problema per la salute pubblica della nostra comunità.”

Nonostante le nazioni abbiano chiuso le frontiere, il Niger assiste ancora a un flusso di persone che si spostano lungo le rotte secondarie per evitare i controlli alle frontiere. Per di più, oltre 8.000 persone sono state espulse dall’Algeria al Niger a partire da gennaio 2020. Anche se le deportazioni sono cresciute dal 2016, le nuove chiusure delle frontiere e la crescente diffusione della pandemia hanno messo a dura prova i presidi assistenziali locali.

Stando alla dichiarazione di Alessandra Morelli, direttrice nazionale dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), "oltre allo sfollamento causato dai jihadisti, dai rischi di malnutrizione e dalla vulnerabilità socio-economica, il COVID-19 rappresenta la tempesta perfetta per il Niger.”

Dal 2 aprile 2020, il Niger ha registrato 342 casi positivi al COVID-19 e 11 decessi.

 

Per saperne di più:

https://africanquarters.com/over-250-europe-bound-migrants-rescued-in-niger-desert-put-in-quarantine/

https://www.aljazeera.com/news/2020/04/hundreds-migrants-stuck-niger-coronavirus-pandemic-200409131745319.html

http://www.channelafrica.co.za/sabc/home/channelafrica/news/details?id=65f08144-0fba-4ebe-a256-10442f114d80&title=Over%20250%20rescued%20in%20Niger%20desert,%20put%20in%20quarantine

 

Autore: Teagan Foti; Editor: Noelle Musolino; Traduzione: Simona Smacchi

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