Attraversare il mare può diventare l’unica speranza per coloro che cercano rifugio. Purtroppo, questa speranza può essere distrutta e diventare una tragedia.
Avere una casa dovrebbe essere il primo diritto, ma a volte per i rifugiati esso diventa solo un privilegio. Il barcone con meta le Isole Egee della Grecia stava trasportando la speranza di 48 persone.
La scorsa settimana, la Turchia ha annunciato l’apertura dei suoi confini con l’Europa, fatto che ha spinto i rifugiati a dirigersi verso il confine greco. Nonostante ciò, la Grecia non ha aperto il suo lato del confine. Quanto si è verificata la tragedia, la guardia costiera turca stava accompagnando il barcone. Nelle prime ore di lunedì, è entrato in acque greche. Secondo i funzionari greci, non appena il barcone è stato avvicinato dalla guardia costiera, i passeggeri lo hanno capovolto, cosa che è considerata una tattica comune dai trafficanti per forzare un salvataggio. 46 dei passeggeri sono stati recuperati incolumi; due bambini sono stati portati in ospedali a Lesbo, dove uno dei due è morto. Recentemente, il numero di rifugiati in fuga verso le isole Egee è aumentato portando ad una preoccupazione crescente per la condizione nei campi sovraffollati. Questo sta facendo aumentare la frustrazione dei residenti locali, i quali stanno esprimendo la loro insoddisfazione scatenando i blocchi. Jacob Warn, coordinatore del programma per Action for Education, ha informato che alcuni locali temono che, oltre ad altri motivi, i nuovi arrivi portino anche il coronavirus.
Martedì, il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, i leader dell'Unione Europea Charles Michel e Ursula von der Leyen visiteranno la regione di confine greco-turco di Evros. La Turchia ospita circa 3,5 milioni di rifugiati siriani e ha minacciato di aprire i suoi confini se lasciata da sola a gestire la situazione. Inoltre, le condizioni del campo dovrebbero peggiorare a causa dei nuovi arrivati.
Per saperne di più:
https://edition.cnn.com/2020/03/02/europe/greece-turkey-migrant-child-drowns-intl/index.html
Autore: Giulia Francescon; Editor: Shrabya Ghimire
