Le crescenti tensioni continuano a privare i bambini palestinesi dei propri diritti

Un’insegnante guarda fuori mentre i bambini parlano tra di loro nella Tyre School Un’insegnante guarda fuori mentre i bambini parlano tra di loro nella Tyre School Olivier Fitoussi/ Haaretz

10 settembre 2018

Una delle conseguenze peggiori del conflitto Israelo-Palestinese è stata quella di aver privato un gran numero di bambini palestinesi dei propri diritti di base.

I diritti dei bambini palestinesi sono marginalizzati a tal punto da non aver accesso al cibo, alla famiglia e all’istruzione. Un esempio lampante di ciò riguarda la Itarat School, conosciuta anche con il nome di ‘Tyre’ School, ossia Scuola di Gomme, costruita nel 2009. Lo scorso maggio i funzionari israeliani hanno decretato la demolizione della Itarat School, che è solo una delle 44 scuole palestinesi sotto minaccia di parziale o totale demolizione. Ciò significa che la comunità beduina, stabilitasi nel 1983 nell’area di Khan al-Ahma, rischia di perdere la scuola e quindi l’accesso all’istruzione per i propri bambini.

La scuola è stata chiamata “di gomme” perché i palestinesi non avevano il permesso di utilizzare materiale da costruzione per i propri edifici, così con l’aiuto della ONG italiana Vento di Terra hanno utilizzato i materiali a loro disposizione per costruire la scuola: gomma, sabbia e fango. La scuola non è dotata di corrente elettrica, rete idrica, telefono, laboratori né mensa. Più di 200 bambini della comunità beduina frequentano la Tyre School invece di viaggiare 22 km per raggiungere la scuola di Gerico o 15 km per quella di Aizariva. Ma la Tyre School potrebbe essere demolita in qualsiasi momento per decisione israeliana.

I funzionari israeliani hanno dichiarato che mancano i permessi adeguati per la costruzione dell’edificio e che quindi la scuola è illegale. Sfortunatamente per il popolo palestinese, la scuola si trova nel territorio israeliano e quindi deve sottostare ai controlli civili e di sicurezza israeliani, rendendo così impossibile per qualsiasi palestinese ottenere i permessi richiesti. Continue notifiche di demolizione circolano per la comunità e sulle mura della scuola, mostrando le immagini della demolizione. Di conseguenza, lo stato psicologico e la performance scolastica degli studenti sono state condizionate negativamente in alcune classi. Tre funzionari delle Nazioni Unite hanno fatto pressione affinché siano prese le misure necessarie per “permettere ai bambini di vivere senza paura e di vedere rispettati i propri diritti”.

Le Nazioni Unite, il Governo italiano e le ONG, tra cui Vento di Terra, sollecitano gli ufficiali israeliani ad annullare i loro piani di demolizione al fine di proteggere il diritto all’istruzione dei bambini.

 

Per saperne di più visita:

https://www.unicef.org/newsline/01pr87.htm
https://www.aljazeera.com/news/2018/05/khan-al-ahmar-palestinian-community-faces-threat-demolition-180531094250955.html
http://www.ventoditerra.org/en/
https://www.youtube.com/watch?time_continue=92&v=ziWuTv-oK-s

By Amanda McCourtie
Traduzione dall'inglese Francesca Acerra

 

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