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Il Burundi rischia di essere dimenticato

Rifugiati nel Campo di Lusanda Rifugiati nel Campo di Lusanda Colin Delfosse/UNHCR

11 giugno 2018

Lo scorso 6 febbraio l’UNHCR ha presentato questo appello ai suoi finanziatori a Ginevra, con la speranza che i rifugiati burundesi non diventino una crisi dimenticata.

L’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), insieme ad altre 26 agenzie umanitarie sue partner, sta lanciando un appello di finanziamento da 391 milioni di dollari per sostenere circa 430.000 rifugiati del Burundi nel 2018. L’UNHCR sta sollecitando i finanziatori per i programmi assistenziali, a causa del deficit di fondi all’assistenza umanitaria. I rifugiati burundesi potrebbero ottenere solo il 21% dei fondi necessari, che farebbe di ciò il piano di risposta in sostegno dei profughi meno finanziato al mondo.

Dal 2015, si stima che oltre 400.000 richiedenti asilo abbiano lasciato il paese a causa di violazioni dei diritti umani, incertezza politica e crisi umanitaria. A meno che le situazioni politica e socio-economica non migliorino, la crisi dei rifugiati non potrà che peggiorare. Paesi come la Tanzania, il Ruanda, l’Uganda e la Repubblica Democratica del Congo, ospitano il maggior numero di rifugiati, mentre solamente poche migliaia sono fuggiti in Sud Africa, Kenya, Zambia, Malawi e Mozambico. Il Governo del Burundi ha chiesto ai rifugiati di tornare in patria, ma Rachel Nicholson, ricercatrice di Amnesty International per il Burundi, afferma: “mentre il governo del Burundi sostiene che tutto va bene e sollecita i rifugiati a fare ritorno, sempre più burundesi continuano a fuggire dal paese a causa delle repressioni e dell’insicurezza”.

L’assistenza umanitaria non è stata in grado di raggiungere standards accettabili nei campi profughi a causa della mancanza di risorse, ciò ha comportato tagli alle razioni alimentari, sovraffolamento nelle aule ed incapacità di far fronte a tutte le discriminazioni di genere e violenze sessuali.

L’UNHCR sta lavorando per ricordare ai paesi vicini del Burundi di adempiere alle loro responsabilità internazionali accogliendo i rifugiati alle frontiere e fornendo loro protezione, così come di non respingere mai i profughi al confine, costringendoli contro la loro volontà a tornare in Burundi.

 

Per maggiori informazioni, visita:      

https://www.amnesty.org/en/latest/news/2017/09/burundi-thousands-of-refugees-under-pressure-to-return-despite-risk-of-torture-and-killings/

http://www.unhcr.org/news/briefing/2018/2/5a79676a4/burundi-risks-becoming-forgotten-refugee-crisis-support.html

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