La guerra in Yemen è responsabile dell’attuale crisi umanitaria, nella quale più di 22.2 milioni di persone vivono di aiuti umanitari. In febbraio 2018, Martin Griffith è stato inviato dalle Nazioni Unite ad incontrare le parti in conflitto allo scopo di facilitare un accordo di pace. Il Segretario Generale Guterres ha sottolineato che solo attraverso un dialogo tra le parti sarà possibile arrivare ai negoziati per un cessate il fuoco durevole.
Il paese, già uno dei più poveri delle regione, vive oggi una situazione senza precedenti dopo tre anni di guerra. Il conflitto era stato iniziato il 26 marzo 2015 da una coalizione guidata dai sauditi, dopo che i ribelli Houthi avevano rovesciato il governo ed erano saliti al potere.
Le condizioni di vita sono diventate insopportabili per la popolazione coinvolta nel conflitto. Inoltre, le battaglie si sono intensificate dopo che alcuni missili ribelli sono stati lanciati su alcune città in Arabia Saudita, inclusa la capitale Riyadh. Tali azioni sono state condannate questa settimana dalle Nazioni Unite che hanno a mettere fine alle violenze.
Un rapporto dell'UNICEF ha dimostrato quest’anno che il conflitto è stato particolarmente mortale per i bambini di cui 5000 sarebbero morti dall’inizio del conflitto in 2015. Nel corso del 2017, epidemie di colera o difterite sono state responsabili di un alto numero di morti avendo già colpito più di un milione di persone. Inoltre, più di 2.500 scuole sarebbero distrutte o usate per motivi diversi dallo studio a causa della guerra. Il numero di bambini senza istruzione scolastica è stimato a più di due milioni. Il rapporto chiude con l’esortazione a studiare soluzioni immediatamente praticabili per poter uscire da questa spirale distruttiva.
Per maggiori informazioni, leggere:
https://news.un.org/en/story/2018/03/1005961
https://thedefensepost.com/2018/03/26/yemen-houthi-rebels-rally-after-missile-attacks/
https://www.unicef.org/yemen/media_12502.html
https://www.theguardian.com/world/2018/jan/16/yemen-war-children-dead-injured-malnourished
