Lunedì 19 marzo 2018 i funzionari del governo canadese hanno rilasciato una dichiarazione ufficiale riguardante la partecipazione del paese nordamericano alla ‘United Nations Multidimensional Integrated Stabilization Mission in Mali’ (MINUSMA) entro agosto 2018. Questa notizia era attesa da lungo tempo, sin da quando, nell’agosto del 2016, il presidente canadese Justin Trudeau aveva affermato l’intenzione del governo di inviare 600 truppe e 150 ufficiali di polizia in supporto delle operazioni di pace nel mondo. Contrariamente a quanto dichiarato, il Canada è oggi al suo più basso tasso d’impiego di truppe in operazioni di peacekeeping dal 1956, anno del suo primo coinvolgimento in missioni di pace. Infatti, la Difesa Nazionale ha riportato che unicamente 22 soldati canadesi risultavano operativi in missioni ufficiali delle Nazioni Unite a febbraio di quest’anno.
L’intervento promesso dal Canada la scorsa settimana risulta tuttavia abbastanza scarso, se messo a confronto con le aspettative iniziali. Il supporto sarà aereo e terrestre e consisterà in sei elicotteri (due Chinook CH-147-F da trasporto e quattro Griffon CH-146 da attacco) e 250 truppe che saranno inviate in supporto di quelle francesi, olandesi e tedesche già operanti sul territorio. Quest’operazione segnerà un nuovo capitolo per le missioni canadesi in Africa, arrestate negli anni Novanta dopo le drammatiche esperienze del genocidio in Ruanda e della missione in Somalia. Essa segnerà inoltre un rinnovato impegno da parte del Canada nell’agire in direzione della Risoluzione del Consiglio di Sicurezza passata nel 2015 riguardante l’aumento del numero di donne impiegate nelle operazioni di peacekeeping. Nel frattempo, l’opposizione conservatrice in Canada accusa Trudeau di rischiare la vita di soldati canadesi al solo scopo di aumentare le possibilità di vincere il seggio non permanente al tavolo del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (ONU).
MINUSMA è stata recentemente descritta come la più letale operazione di peacekeeping della storia, con 162 caschi blu morti dal 2013. La missione è stata istituita dalla risoluzione 2100 del Consiglio di sicurezza ONU del 2013 e dalla risoluzione 2164 del 2014, quest’ultima riguardante un più ampio scopo della missione e includente la protezione dei civili nel territorio. Nel 2017 il mandato è stato esteso per un ulteriore anno, fino alla fine di giugno 2018. In Mali, gruppi separatisti Touareg per l’indipendenza della regione nord dell’Azawad e gruppi estremisti islamici hanno combattuto per decadi, con il più recente picco di violenza raggiunto tra il 2012 e il 2014, anno della firma di un accordo di pace tra i maggiori gruppi belligeranti.
Per maggiori informazioni, leggere:
http://ucdp.uu.se/#country/432
http://ucdp.uu.se/#/conflict/372
https://minusma.unmissions.org/en/mandate-0
https://minusma.unmissions.org/en/about-minusma
https://www.un.org/press/en/2017/sgsm18530.doc.htm
http://www.cbc.ca/news/politics/canadian-peacekeeping-mission-mali-1.4580482
http://www.cbc.ca/news/politics/peacekeeping-canadian-soldiers-missions-1.4576721
https://www.theguardian.com/world/2018/mar/19/canada-mali-military-un-women
https://globalnews.ca/news/4088969/canada-soldiers-mali-un-peacekeeping-mission/
https://www.huffingtonpost.ca/2018/03/17/canadian-troops-mali_a_23388281/
https://www.opencanada.org/features/canadas-military-heads-mali-does-it-know-what-its-getting/