688.000 Rohingya sono arrivati nei campi di Cox Bazar nel Bangladesh, dopo essere fuggiti dal Myanmar. Si sono uniti ad altri 212.500 rifugiati, a loro volta già scappati dal paese. Questo esodo cominciato il 25 agosto 2017, dopo gli attacchi deliberatamente diretti alla minoranza musulmana. La situazione attuale è stata definita dalla comunità internazionale come una pulizia etnica.
Il governo bengalese ha impiegato notevoli sforzi per fornire il necessario, in modo di impedire e controllare la diffusione di epidemie come il morbillo o la difterite. Le infrastrutture sono insufficiente rispetto ai bisogni della popolazione che aumenta ogni giorno. Quasi 1.3 milione di persone, di cui il 60% è costituito da bambini, vivono in campi sovraffollati, senza fornitura adeguata di cibo, d’acqua e di medicine.
Il Coordinatore per le Emergenze di Medici Senza Frontiere ha dichiarato che si tratta di una crisi complessa, che comporta una combinazione di fattori verificatisi contemporaneamente: .; la risposta al trauma delle violenze, le malattie, la carestia e le persecuzioni religiose. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite descrive la situazione come un orrore umanitario. Inoltre, il Coordinatore del World Food Programme ha avvisato che gli aiuti umanitari dovranno raggiungere un livello più alto per gestire questa crisi
La stagione piovosa che sta per arrivare minaccia di aumentare la vulnerabilità della popolazione a malattie come diarrea, epatite o malaria. L’UNHCR ha preparato un primo piano di soccorso per proteggere i migranti delle possibili inondazioni.
Altre organizzazioni internazionali hanno sottolineato la necessità di garantire la protezione e la sicurezza dei rifugiati.
Per maggiori informazioni, leggere:
https://news.un.org/en/story/2018/02/1003122
http://www.bbc.com/news/world-asia-41291650
http://time.com/5031342/bangladesh-myanmar-rohingya-refugee-crisis/
https://www.aljazeera.com/news/2017/09/chaos-rohingya-camps-bangladesh-170918034033137.html