L'UNHCR chiede che i rifugiati siano inclusi nella risposta alle inondazioni in Africa

Inondazione del fiume Niger, 2022 Inondazione del fiume Niger, 2022 © Hansel Ohioma via Wikicommons

Questo articolo è una breve presentazione dell'appello dell'UNHCR per includere rifugiati e sfollati nel piano di risposta alle inondazioni in Africa occidentale e centrale.

Il 6 settembre 2024, l'UNHCR, l'agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, ha lanciato un appello urgente affinché rifugiati e sfollati siano inclusi nella risposta alle inondazioni in tutta l'Africa occidentale e centrale. Tali alluvioni hanno colpito oltre 3,6 milioni di persone e hanno ulteriormente peggiorato le già difficili condizioni delle popolazioni sfollate della regione.


Le persone più colpite dalla crisi conseguente le inondazioni sono proprio rifugiati e sfollati, molti dei quali vivono in condizioni già precarie. Si stima che 1,2 milioni provengano da paesi come la Nigeria, il Burkina Faso e il Mali e vivano in campi sovraffollati o in insediamenti improvvisati. Questi  gruppi tendono ad essere dimenticati durante il periodo di risposta alle emergenze, nonostante occupino un posto tra i più vulnerabili. Le inondazioni, accelerate dal cambiamento climatico, hanno distrutto case, infrastrutture e risorse essenziali, lasciando molti in un bisogno disperato.


l'UNHCR chiede che siano inclusi nelle strategie di risposta agli alluvioni. L’agenzia ha richiesto ai donatori una cifra di 150 milioni di dollari da spendere in fondi d'emergenza per la fornitura di aiuti essenziali ai più bisognosi, tra cui rifugi, assistenza medica e cibo. Le autorità locali dei paesi colpiti stanno rafforzando i meccanismi di risposta alle catastrofi naturali mediante la collaborazione con le organizzazioni umanitarie per un approccio equo ed inclusivo nella distribuzione degli aiuti.

 

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di Alessia Sartini

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