Richiesta di urgente aiuto per i bambini sud sudanesi

Un bambino sull’altalena Un bambino sull’altalena © Photo by Git Stephen Gitau on Pexels

Questo articolo è una breve presentazione del rapporto Unicef di luglio 2021 sulla crisi che sta colpendo i bambini in Sud Sudan

Il rapporto dell’Agenzia delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF) di luglio 2021 sulla crisi umanitaria che sta affliggendo il Sud Sudan sottolinea come i minori siano particolarmente colpiti da questa terribile situazione, con circa 4.5 milioni di bambini –quattro su cinque bambini del paese- privati dei propri diritti umani fondamentali. Infatti, sebbene il Sud Sudan abbia ratificato la Convenzione sui Diritti del Fanciullo nel 2015, le esigenze dei minori vengono tuttora ignorate, pregiudicando il loro sviluppo fisico e psicologico. Questo scenario deriva dalle protratte ostilità e dalla fragilità del sistema politico nazionale, che hanno causato una sconcertante scarsità di beni e servizi nella regione. Ovviamente, queste difficoltà sono state ulteriormente accentuate dall’emergenza Covid-19, la quale ha immerso la popolazione in uno stato ancor più intenso di sofferenza e tormento. Inoltre, vale la pena ricordare che il Sud Sudan affronta la peggior crisi di rifugiati dell’intero continente africano, con circa 3.8 milioni di persone sfollate sia all’interno che all’esterno dei confini del paese. Di questo numero, è stato calcolato che oltre la metà sono minori. In questo contesto, diversi attori umanitari hanno dedicato un enorme impegno durante lo scorso decennio al fine di prestare supporto e soccorso ai bambini Sud Sudanesi, aiutando loro e le rispettive famiglie a far fronte alle ristrettezze che si trovano ad affrontare quotidianamente. Nonostante l’importanza di queste attività, le necessità e i diritti fondamentali dei bambini che vivono nel Sud Sudan non vengono rispettati, sollevando numerose preoccupazioni circa il futuro del paese.

La maggior parte dei bambini del Sud Sudan non hanno accesso a cibo, acqua potabile, adeguati ripari e servizi medici. Di conseguenza, essi sono frequentemente esposti a malaria, polmonite e altre malattie prevenibili tramite vaccino, conducendo spesso a mortalità infantile. Infatti, un bambino su dieci muore prima di compiere cinque anni. In più, oltre ai rischi relativi alla malnutrizione e alle malattie, il rapporto enfatizza come i minori siano spesso vittime di violenza sessuale ed aggressioni fisiche durante l’espletamento di faccende domestiche, quali per esempio la raccolta di acqua e legna da ardere. 

Passando al tema del diritto all’istruzione, le restrizioni anti-Covid-19 hanno determinato la chiusura delle scuole, aggravando la crisi scolastica che affligge il paese. Mentre sia ragazzi che ragazze sono stati ugualmente privati del diritto a frequentare le lezioni, appare doveroso chiarire che le ripercussioni sofferte dalle bambine in seguito a questa situazione risultano essere decisamente più severe rispetto a quelle subite dai bambini maschi. Infatti, sin dal momento della chiusura delle scuole, le ragazze sono state esposte ad una drammatica impennata di violenze sessuali e di genere, quali stupro e matrimonio forzato. Come conseguenza di questi crimini, diverse ragazze sono rimaste incinte ed ora i loro doveri di madre hanno rimpiazzato il diritto allo studio, rendendo il loro ritorno a scuola alquanto improbabile.     

Alla luce di questo scenario terrificante, l’Unicef ha evidenziato l’urgente necessità di incrementare l’assistenza umanitaria nel Sud Sudan, esortando sia donatori privati sia le istituzioni ad impegnarsi nell’intraprendere progetti a lungo termine attraverso investimenti pluriennali, allo scopo di fornire un contributo più efficace alla popolazione. Inoltre, il rapporto mette in luce gli obblighi degli Stati secondo la suddetta Convenzione dei Diritti del Fanciullo, spronando il governo Sud Sudanese ad adottare tutte le misure possibili per migliorare le condizioni di vita dei bambini.   

 

Fonti:

https://www.unicef.org/southsudan/media/8076/file/South%20Sudan%20Child%20Crisis%20Report.pdf

 

Autore: Gianpaolo Mascaro; Editore: Jasmina Saric

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