La fragile prospettiva di pace in Yemen

Photo by Mathias P. R. Reding on Unsplash Photo by Mathias P. R. Reding on Unsplash © Sede Nazioni Unite

Questo articolo è una breve presentazione del briefing al Consiglio di Sicurezza dell’Inviato Speciale delle Nazioni Unite Martin Griffiths 

Questo rapporto è stato stilato dalle Nazioni Unite dopo il briefing conclusivo al Consiglio di Sicurezza di Martin Griffiths, nelle vesti di Inviato Speciale per lo Yemen. Griffiths fu nominato nel pieno della crisi del 2018 e ha tentato di promuovere negoziazioni di pace tra i leader del governo saudita e gli Ansar Allah, o Houthi, il gruppo armato non statale basato in Yemen. Il suo mandato in Yemen era iniziato con ottimismo, dal momento che egli spinse per il raggiungimento di un accordo che liberò il porto of Hodeidah, uno snodo fondamentale per l’ingresso degli aiuti umanitari nello Yemen. Il tentativo si rivelò inutile, poichè l’accordo non fu implementato a pieno nel paese. Quanto al lavoro di intermediazione, Griffiths ha interagito sia col governo saudita che con i ribelli Houthi per giungere ad un compromesso mai ottenuto.

Il contenuto di questo rapporto è stato tratto dalla conferenza conclusiva presso il Consiglio di Sicurezza ONU. Il rapporto si focalizza sul discorso di Griffiths e delinea le prospettive di pace nello Yemen alla luce della sua esperienza nel tentativo di avviare delle trattative tra le due parti. Il rapporto sottolinea i suoi consigli agli ambasciatori presenti nella regione ed enfatizza quanto sia importante che l’ONU continui la propria missione in Yemen per porre fine al conflitto. 

Come afferma il rapporto ONU, raggiungere una tregua tra le due fazioni permetterebbe al paese di riprendersi e di terminare una delle peggiori crisi umanitarie di sempre, a condizione che il processo politico includa tutte le parti. Il paese si trova attualmente nella più grave condizione di insicurezza alimentare del mondo, con Human Rights Watch che dichiara che 20.1 milioni di persone – quasi i due terzi della popolazione – hanno richiesto supporto alimentare dall’inizio del 2020. Tenendo presente tale contesto, Griffiths ha stilato il rapporto per evidenziare davanti al Consiglio di Sicurezza l’assoluta necessità di un compromesso che rifletta gli interessi di entrambe le parti belligeranti e le vittime delle ostilità. Il rapporto indica che, ad oggi, nessun accordo è stato raggiunto. Ansar Allah continua ad insistere su un accordo indipendente nell’ambito del quale le aree essenziali, come i porti in Hudaydah e l’aeroporto, rimangono precondizioni per il cessate-il-fuoco. Al contrario, il governo esorta ad un accordo integrato all’interno del quale tutti i vari elementi vengono discussi ed implementati. Durante il suo intervento, Griffiths evidenzia il nesso intercorrente tra il fallimento dell’accordo tra Arabia Saudita e i ribelli Houthi e la terribile crisi umanitaria. Egli nota che, a causa delle continue frustrazioni delle trattative, gli yemeniti si trovano a vivere in uno stato fallito.

Alla fine del rapporto, Griffiths raccomanda cinque passaggi da effettuare per aiutare lo Yemen. Questi passaggi consistono nella conclusione il conflitto, nel rafforzamento della protezione per i civili, nella facilitazione dell’accesso degli attori umanitari, maggiori fondi per le operazioni di soccorso ed un incremento nel supporto per l’economia del paese. Egli sottolinea che nessuno di questi obiettivi potrà essere raggiunto finchè non vi sarà un’intesa tra le parti. Per quanto riguarda gli interventi dell’ONU, Griffiths invita ad aumentare l’attenzione circa il continuo conflitto in Yemen, priorizzando i cinque suddetti obiettivi. In questo modo, lo Yemen potrebbe diventare un luogo più pacifico.

 

Fonti:

https://osesgy.unmissions.org/briefing-united-nations-security-council-special-envoy-yemen-%E2%80%93-martin-griffiths-4

https://news.un.org/en/story/2021/06/1094032 

https://www.hrw.org/world-report/2021/country-chapters/yemen 

https://www.theguardian.com/world/2021/may/12/yemen-envoy-martin-griffiths-top-united-nations-un-humanitarian-job 

 

Autore: Emily Herstine - Editore: Andrew Goodell - Traduttore: Gianpaolo Mascaro

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