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L’assistenza umanitaria agli sfollati nella Repubblica Centrafricana

Bambino della tribù Baka Bambino della tribù Baka © Photo by USO on iStock

Questo articolo è una breve presentazione dei processi di aiuto umanitario e di assistenza agli sfollati colpiti dalla violenza nella Repubblica Centrafricana.

Questo rapporto è stato scritto in riferimento ai documenti, notizie e comunicati stampa del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) e alle fonti di dati dell'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento e gli affari umanitari (OCHA).

L'obiettivo di questo rapporto è fornire una panoramica sull'attuale situazione nella Repubblica Centrafricana (RCA) e la relativa risposta umanitaria alla violenza, nonché fornire aggiornamenti sulle popolazioni sfollate colpite da essa.

Il conflitto nella RCA ha provocato lo sfollamento di circa 129.000 persone, che ora si trovano in condizioni disperate. Questa situazione è stata aggravata dalla mancanza di una prospettiva realistica di ritorno al prossimo futuro. La popolazione civile è stata la prima vittima delle rinnovate tensioni e violenze osservate nel Paese dalla fine del 2020. Le tensioni hanno colpito non solo i civili ma anche gli operatori umanitari nell'area, con il maggior numero di incidenti avvenuti a Bossangoa. Inoltre, secondo l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), il numero dei rifugiati nella Repubblica Democratica del Congo, Camerun, Ciad e Repubblica del Congo nel dicembre 2020 è salito a 45.000, in concomitanza con la nuova ondata di violenza iniziata in vista delle elezioni generali. Per quanto riguarda gli sfollati, la rinnovata violenza ha colpito specialmente donne e ragazze, particolarmente vulnerabili alla violenza sessuale e bisognose del cluster di protezione. Una valutazione della situazione umanitaria ha inoltre riportato che i bisogni più urgenti includono cibo, assistenza sanitaria di base, acqua e servizi igienici, articoli per la casa di base e rifugi.

All'inizio di marzo 2021, l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento e gli affari umanitari (OCHA) ha riferito che i rifornimenti essenziali, inclusi alimenti e medicinali trasportati da oltre 500 camion inviati dall'ONU e dai suoi partner, sono bloccati al confine tra il Camerun e la Repubblica centrafricana e la situazione è peggiorata da quando il​​17 dicembre 2020 sono iniziati gli scontri. Secondo i dati raccolti dalle Nazioni Unite (2021), quasi 2,3 milioni di persone nella Repubblica Centrafricana rischiano di patire la carenza di cibo, in particolare i bambini. In risposta, il CICR è stata la prima organizzazione ad inviare con successo un convoglio umanitario dal Camerun alla Repubblica centrafricana con 135 tonnellate di cibo. Tale importo è stato sufficiente per sfamare 10.000 persone sfollate. Yves Van Loo, Vicecapo del CICR in CAR, ha affermato che la risposta è stata il primo aiuto umanitario fornito dall'organizzazione nel 2021 in conformità con i principi del diritto internazionale umanitario (DIU). 

Nonostante le insicurezze esistenti in molte parti del paese, gli attori umanitari hanno intensificato i loro sforzi per salvare vite umane e fornire assistenza in risposta alle emergenze, soprattutto per coloro che ne hanno più bisogno. Con il supporto delle Nazioni Unite e delle organizzazioni umanitarie internazionali è stato possibile condurre una rapida valutazione dei bisogni sotto la guida dell'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento e gli affari umanitari (OCHA), fornire assistenza alimentare ad oltre 10.000 famiglie con il Programma alimentare mondiale (WFP), fornire supporto nutrizionale con le  ONG Médecins d'Afrique (MDA), mentre Médecins du Monde (MDM) ha stabilito una presenza a Dékoa per supportare l'accesso all'assistenza sanitaria e ai servizi psicosociali per i sopravvissuti alla violenza sessuale e di genere (GBV) . Inoltre, da metà dicembre 2020 l’accesso in elicottero degli operatori umanitari alle aree più vulnerabili, solitamente utilizzato per dispiegare squadre di valutazione rapida e fornire così aiuti umanitari, è stato ancora più difficile. In questa situazione critica, quando le esigenze umanitarie sono più pressanti che mai, sono necessari finanziamenti urgenti per sostenere un'efficace risposta umanitaria.

In conclusione, la violenza causata dal conflitto nella Repubblica Centrafricana ha provocato lo sfollamento di circa 129.000 persone e almeno 59 incidenti registrati dal dicembre 2020 contro personale umanitario. È necessaria un’assistenza umanitaria urgente e la solidarietà internazionale per sostenere le vittime civili di questo conflitto e aumentare gli sforzi umanitari in tale direzione. Dal 17 marzo 2021, è stato finanziato solo il 16% del Piano di risposta umanitaria per la Repubblica centrafricana, ma ancora molti sono i finanziamenti urgentemente necessari per sostenere azioni umanitarie sostenibili.

 

Per saperne di più:

https://reports.unocha.org/en/country/car/#cf-5TqaUaqnJjin1kCCGu928Y 

 

Autore: Mery Ana Farida; Editor: Aleksandra Krol; Traduzione: Sara Mariani

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