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Africa, aumentano i rifugiati interni a causa di crisi e conflitti

Staff del Lagos State Environmental Protection Agency (LASEPA) Staff del Lagos State Environmental Protection Agency (LASEPA) © Photo by Adeyinka Yusuf on iStock

In Focus by Alessia Rossinotti; Editor: Alexander Collin

A partire dal 2011, il continente africano vive un crescente tasso di sfollamento forzato. Ad oggi, secondo le stime ufficiali, 32 milioni di africani sono sfollati interni, rifugiati o richiedenti asilo, un incremento di tre milioni rispetto allo scorso anno. Di questi 32 milioni, secondo l'Africa Center for Strategic Studies, circa 24 sono rifugiati interni (IDPs), ossia persone costrette a lasciare le proprie case a causa di crisi politiche, gruppi estremisti, conflitti e violazioni dei diritti umani rimanendo comunque all’interno dei confini dello stato di provenienza. 

La natura del fenomeno in Africa è altamente concentrata a livello territoriale, in quanto l’88% delle persone sfollate provengono da dieci Paesi, tutti in guerra. Tra i Paesi con il più alto numero di IDPs vi sono la Repubblica Democratica del Congo, con 6 milioni di sfollati interni, seguita dal Sud Sudan con quattro milioni. Inoltre, l’ultimo anno ha visto la crescita esponenziale di IDPs in Etiopia a partire dall’inizio del conflitto nella regione del Tigrai a novembre 2020. Allo stesso modo, in Mozambico il numero di rifugiati interni è cresciuto come conseguenza della violenza nell’area settentrionale del Paese, con più di 600,000 persone sfollate durante l’ultimo anno.

Se una protezione aggiuntiva è fornita a livello internazionale quando una persona è costretta a lasciare la propria casa uscendo dai confini nazionali, grazie a trattati quali la Convenzione di Ginevra adottata dalle Nazioni Unite nel 1951, la questione dei rifugiati interni è più complessa, in quando il loro diritto alla protezione rimane soggetta alle azioni e alla volontà del proprio governo. Quest’ultimo può decidere di agire per tutelarli, come può decidere di non farlo. Purtroppo, i rifugiati interni sono raramente una priorità per i governi che affrontano conflitti o crisi politiche, rendendoli dunque vulnerabili a ulteriori violazioni dei propri diritti fondamentali e a grandi sofferenze. Questa vulnerabilità diventerà una questione sempre più cruciale per la comunità internazionale se il numero dei rifugiati interni africani continuerà a crescere a causa dei conflitti nel continente.



Fonti:

 

32 Million Africans Forcibly Displaced by Conflict and Repression - World | ReliefWeb 

Autocracy and Instability in Africa – Africa Center for Strategic Studies 

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