Stampa questa pagina

#EndSARS: Il mondo guarda la Nigeria

Dei manifestanti in Nigeria chiedono di fermare la SARS e protestano contro la brutalità delle forze dell’ordine Dei manifestanti in Nigeria chiedono di fermare la SARS e protestano contro la brutalità delle forze dell’ordine © BBC News

In Focus by Phoebe Ohlin; Traduzione: Simona Smacchi

Nelle ultime settimane, un movimento di protesta sta guadagnando terreno in Nigeria, mentre il Paese continua a combattere il perenne flagello della violenza e le eccessive attività di pattugliamento e controllo da parte delle forze di sicurezza. Il movimento è noto come #EndSARS, in riferimento alla Special Anti-robbery Squad (SARS), un'unità della polizia nigeriana con una lunga storia di abusi dei propri agenti contro i civili.

Sin dall'indipendenza avvenuta nel 1960, la Nigeria è stata contrassegnata da guerre civili, dittature militari e un regime democratico instabile. Nel 1999, il Paese ha raggiunto una democrazia stabile, e negli ultimi due decenni è diventato un gigante del continente africano, per la popolazione in crescita e l’economia in forte espansione. Comunque, si è continuato a lottare per migliorare la situazione dei diritti umani. Secondo il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, gli abusi da parte delle forze di sicurezza, le detenzioni arbitrarie, la corruzione, la violenza civile e la povertà rimangono alcune delle sfide più significative per i diritti umani in Nigeria.

#EndSARS è un movimento apparso per la prima volta su Twitter nel 2017, che è stato rilanciato ad ottobre 2020, facendo emergere ulteriori rivelazioni sulla brutalità e sulla corruzione della polizia. Molte le proteste scoppiate in tutta la Nigeria, in un momento in cui il Paese “è già al limite [a causa di] anni di violenze incontrollate, tra cui presunti casi di omicidio, stupro, estorsione e altre violazioni, da parte della SARS” (OHCHR). Nonostante la SARS sia stata ufficialmente sciolta l'11 ottobre e siano state annunciate le indagini sia a livello nazionale che federale, le proteste sono continuate e così anche la violenta repressione.

L'hashtag #EndSARS ha acceso un riflettore sui social media, guadagnando l'attenzione dei media mainstream a livello globale. Nonostante ciò, il 20 ottobre la risposta delle forze di sicurezza è stata particolarmente violenta: il tragico epilogo di un’escalation di violenze in cui le forze di sicurezza nigeriane hanno aperto il fuoco contro i manifestanti nella capitale Lagos. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha condannato l'escalation violenta che ha causato molti morti e feriti.

Michelle Bachelet, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, ha anche rilasciato una dichiarazione in cui condanna che l’istituzione immediata di un'altra squadra SWAT di agenti di polizia d'élite per sostituire la SARS - senza prima affrontare alcune delle cause alla radice della violenza della polizia e mettere in atto garanzie sufficienti per prevenire future violazioni - ha eroso ulteriormente la fiducia pubblica. Michelle Bachelet ha aggiunto che la risposta delle forze di sicurezza “ha volontariamente fomentato una situazione che stava già iniziando a infuriare fuori controllo.

Nella sua dichiarazione, Michelle Bachelet ha invitato le autorità nigeriane ad affrontare il problema inerente “le violazioni persistenti commesse dalle forze di sicurezza”, e a compiere “uno sforzo maggiore per consegnare alla giustizia gli agenti di polizia e il personale dell'esercito colpevoli di crimini contro i civili.

Michelle Bachelet ha chiesto un riesame “radicale” delle forze di sicurezza del Paese. La Nigeria deve attuare misure concrete per indagare sulla SARS e sulle forze di sicurezza in modo indipendente e trasparente. Anche se il governo ha dichiarato che saranno condotte delle indagini sia a livello statale che federale, in presenza di prove sufficienti per giustificare l'accusa, Michelle Bachelet ha chiesto la sospensione immediata degli agenti sospettati di aver commesso gravi crimini.

Il governo deve dimostrare impegni chiari e precise responsabilità per proteggere i civili e migliorare la situazione dei diritti umani. Con una popolazione con prevalenza di giovani, e un sempre maggiore uso dei social media, è fondamentale che le rimostranze delle giovani generazioni siano ascoltate e le loro iniziative attuate. Mentre la brutalità della polizia resta uno dei tanti problemi nel Paese, l’attenzione del mondo si è ora focalizzata sui leader africani, nell’attesa di sapere se almeno uno di loro vorrà ascoltare i cittadini o continuare a proteggere le forze armate.

 

Per saperne di più:

https://www.ohchr.org/EN/NewsEvents/Pages/DisplayNews.aspx?NewsID=26405&LangID=E

https://news.un.org/en/story/2020/10/1075842

https://www.bbc.com/news/av/world-africa-54559566

https://news.un.org/en/audio/2020/10/1075862

https://www.theguardian.com/world/video/2020/oct/13/end-sars-police-brutality-protests-nigeria-abuja-lagos-video-explainer

Letto 442 volte