SPECIALE COVID-19: Myanmar, Camerun

Personale militare in Myanmar Personale militare in Myanmar © EFE/EPA/NYEIN CHAN NAING

In Focus by Silvia Luminati

1. Myanmar 

In Myanmar, il Consiglio di Sicurezza non è riuscito a mediare una soluzione per un cessate il fuoco e per la protezione dei civili in guerra durante la pandemia e così il conflitto in corso a Rakhine e nel sud di Chin continua ad ostacolare la capacità di risposta al COVID-19. Ad influenzare il controllo dell’epidemia si aggiungono poi le gravi criticità del settore sanitario in quanto il sistema sanitario pubblico, “operativo” soltanto nelle zone sotto il controllo delle autorità governative, manca di risorse e capacità; invece, nei territori sotto la guida degli “ethnic governing bodies” ci sono soltanto le ONG e le agenzie umanitarie delle Nazioni Unite a fornire servizi sanitari di base e a combattere il virus. Nonostante la diffusione del COVID-19 sembri essere limitata (circa 200 casi), la limitata capacità di condurre test e gli spostamenti su larga scala causati dal conflitto fanno ipotizzare che il numero delle infezioni riportato possa essere notevolmente sottostimato.

Per saperne di più:

https://reliefweb.int/sites/reliefweb.int/files/resources/SSHAP%20COVID-19%20Key%20Considerations%20Myanmar.pdf

https://www.unocha.org/story/myanmar-continued-conflict-impediment-fight-against-covid-19

https://www.nrc.no/news/2020/may/armed-conflict-displaces-660000-since-un-call-for-global-ceasefire/

https://www.losservatorio.org/en/publications/in-focus/item/1679-special-covid-19-myanmar-colombia-lebanon

 

2. Camerun

Dall'ultimo aggiornamento, in Camerun il coronavirus si è continuato a diffondere fino a raggiungere oltre 1800 casi nonostante le misure di prevenzione adottate dal governo e le restrizioni alla circolazione. L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati ha espresso particolare preoccupazione per un possibile scoppio dell'epidemia tra le comunità di rifugiati e sfollati interni che, oltre ad “essere esposti ad un rischio maggiore di stigmatizzazione in situazioni di pandemia”, stanno già affrontando problemi di insicurezza alimentare dovuti alla decisione del governo di vietare anche i voli umanitari per fornire assistenza alle comunità più vulnerabili. Ma il Camerun rischia di diventare il Paese dell’Africa centrale più colpito dal virus soprattutto per la decisione del Presidente francofono Paul Biya di rifiutare la tregua proposta dalle Southern Cameroons Defence Forces.

Per saperne di più:

https://www.bbc.com/news/world-africa-52551848

https://reliefweb.int/sites/reliefweb.int/files/resources/76524.pdf

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