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SPECIALE COVID-19: Algeria, Kashmir

Una famiglia cammina indossando le mascherine protettive nelle strade di Srinagar, Kashmir Una famiglia cammina indossando le mascherine protettive nelle strade di Srinagar, Kashmir © AFP Photo

In Focus by Silvia Luminati

1. Algeria

Fin dal 1975 l'Algeria ha ospitato i rifugiati sahrawi e attualmente nel Paese se ne contano più di 170.000 che vivono nei campi profughi situati nella provincia di Tindouf, dove sono stati riportati 9 casi COVID-19 (dati aggiornati all'8 maggio). Oxfam, che fornisce interventi salvavita, servizi sanitari e acqua nei campi, ha espresso preoccupazione per l'impatto del COVID-19 sui rifugiati data l'impreparazione delle autorità locali nella lotta contro il virus e la condizione di estrema vulnerabilità di queste comunità. Inoltre, nessuna delle 33 strutture sanitarie presenti nei campi possiede dei ventilatori. Pertanto, le agenzie umanitarie delle Nazioni Unite, le ONG e i partner locali hanno lanciato un appello alla comunità internazionale affinché si possa rispondere prontamente alle conseguenze del COVID-19 sulla salute e sulle esigenze umanitarie dei profughi sarahrawi.

Per saperne di più:

https://www.wfp.org/news/un-humanitarian-agencies-appeal-us-15-million-joint-covid-19-response-sahrawi-refugees-algeria 

https://www.oxfam.org/en/press-releases/covid-19-new-cases-confirmed-near-sahrawi-camps-173000-refugees-risk 

https://reliefweb.int/report/algeria/covid-19-new-cases-confirmed-near-sahrawi-camps-173000-refugees-risk 

 

2. Kashmir

Le truppe militari indiane e pakistane sono impegnate in combattimenti lungo la cosiddetta "Linea di controllo" (LoC), un confine informale nella regione contesa del Kashmir. Nonostante la richiesta del cessate il fuoco del Segretario Generale delle Nazioni Unite, durante la pandemia le tensioni si sono riaccese e ad aprile i villaggi di Panzgam, Taimuna, Chowkibal in Kashmir sono stati bombardati. Tuttavia, malgrado le proteste, alle famiglie è stato impedito di lasciare le loro abitazioni a causa delle misure restrittive adottate per il contenimento del virus e sono state quindi costrette a cercare rifugio nei bunker dei villaggi ove il "distanziamento sociale" è impossibile. Il presidente Masood Khan di Azad, Jammu e Kashmir (AJK) ha avvertito che il numero di casi registrati nella regione (al 4 maggio sono stati confermati 701 infezioni) potrebbe essere sottostimato a causa delle restrizioni ai movimenti. 

Per saperne di più:

https://www.aljazeera.com/news/2020/04/india-pakistan-locked-border-fighting-coronavirus-crisis-200409105922702.html 

https://theconversation.com/india-uses-coronavirus-pandemic-to-exploit-human-rights-in-kashmir-137682 

https://www.voanews.com/south-central-asia/kashmiri-leader-covid-19-lowers-chances-pakistan-india-war 

https://time.com/5832256/kashmir-lockdown-coronavirus/ 

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