Segnali di speranza per lo Yemen

Gli attacchi sono diminuiti dell'80% e c'è speranza che il conflitto possa presto concludersi Gli attacchi sono diminuiti dell'80% e c'è speranza che il conflitto possa presto concludersi © Mohammed Huwais/AFP

Rassegna web 25-29 novembre, a cura di Phoebe Ohlin

Dalla fine del 2014, lo Yemen è stato bloccato in una sanguinosa guerra tra i ribelli Houthi e le forze governative. Gli effetti devastanti di questa guerra sui civili sono stati ampiamente documentati e denunciati dalla comunità internazionale. Tuttavia, dopo più di 100mila morti e milioni di persone sull'orlo della carestia, i tentativi di pacificazione si stanno intensificando e c'è speranza che il conflitto possa presto concludersi, dal momento che il numero di attacchi è in diminuzione. 

Già dall'anno scorso si è potuto assistere a una  significativa riduzione del conflitto. L'accordo di Hudaydah, firmato nel dicembre 2018, ha garantito il mantenimento di un fragile cessate il fuoco. Inoltre, l'accordo è stato seguito da una riduzione del numero di attacchi aerei in tutto lo Yemen, dal rilascio dei detenuti di entrambe le parti e da un maggiore accesso ai porti di vitale importanza. L'accordo ha impedito l'ulteriore aggravarsi della crisi umanitaria; tuttavia la missione delle Nazioni Unite a sostegno dell'accordo di Hudaydah (UNMHA) è stata ostacolata nella sua azione a causa delle crescenti difficoltà nello svolgimento delle operazioni quotidiane e della preoccupazione circa la capacità della missione di adempiere al suo mandato.

Nonostante alcune battute d'arresto, la scorsa settimana è stato comunicato al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che sono stati raggiunti compromessi da entrambe le parti per promuovere un processo di transizione ordinato e pacifico. Un ulteriore risultato degli sforzi per il raggiungimento di una pace sostenibile è stato la firma dell'accordo di Riyadh tra il Consiglio di transizione meridionale e il governo. L'accordo, firmato all'inizio di novembre 2019, ha portato una maggiore stabilità nel sud del paese. Entrambi gli accordi dimostrano la volontà dei principali attori del conflitto di raggiungere una soluzione politica.

L'annuncio di un aumento del 20% dei finanziamenti dell'ONU è fonte di speranza per i civili yemeniti. La risposta umanitaria è la più grande del mondo: 250 partner collaborano con le Nazioni Unite per assistere oltre 13 milioni di persone in tutto il paese. Tuttavia, i civili yemeniti devono ancora affrontare sfide considerevoli. La situazione umanitaria rimane disastrosa:dal 2018, la Croce Rossa ha segnalato un significativo aumento dei casi di febbre dengue e malaria. Inoltre, solo quest'anno sono stati segnalati oltre 56mila casi di colera. Inoltre, il paese rimane sull'orlo della carestia e si prevede che il 75% della popolazione vivrà in povertà entro la fine del 2019.

L'inviato speciale delle Nazioni Unite nello Yemen ha sottolineato che bisogna affrontare ancora numerose sfide, poiché entrambe le parti in conflitto devono ancora raggiungere un accordo sui processi di ricostruzione della società e di transizione politica e di ricostruzione economica. Sebbene gli accordi esistenti siano motivo di ottimismo, c'è ancora molta strada da fare per raggiungere la pace e affrontare le crisi umanitarie e di sviluppo nello Yemen.

 

Per saperne di più:


https://news.un.org/en/story/2019/11/105200

https://www.aljazeera.com/news/2019/11/saudi-led-coalition-air-attacks-yemen-80-percent-191122174301451.html

https://www.washingtonpost.com/world/middle_east/red-cross-reports-new-outbreak-of-dengue-fever-in-yemen/2019/11/25/a0a0e140-0fdd-11ea-924c-b34d09bbc948_story.html

https://www.aljazeera.com/news/2019/10/yemen-world-poorest-country-war-continues-191010112703109.html

 

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