I Passi verso la responsabilità

I Passi verso la responsabilità © reuters/Alaa Al-Marjani

Una selezione settimanale di notizie interessanti dal web, a cura di Federica Pira

1) Linee guida su come indagare le possibili violazioni del diritto internazionale umanitario

 Le indagini rappresentano il primo passo nel processo di ricerca della verità e garanzia della responsabilità. Ciò è ancor più vero se ci caliamo nel contesto delle gravi violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario, dove le indagini non sono solo uno strumento fondamentale per assicurare la responsabilità di coloro che si sono resi autori di crimini internazionali, ma svolgono altresì un ruolo cruciale nel prevenire future violazioni e nel consentire il risarcimento alle vittime di crimini passati.

 Nonostante l'indiscutibile importanza delle indagini penali internazionali, professionisti impegnati sul campo hanno, nel corso degli anni, lamentato un'evidente mancanza di dettaglio su come condurre indagini efficaci ed accurate, soprattutto in un contesto di guerra. L'argomento è della massima importanza e si riflette totalmente nelle diverse pratiche di volta in volta riscontrate tra gli investigatori.

A mente di ciò, e con l'obiettivo di identificare e presentare una serie di questioni pratiche e giuridiche che possono sorgere durante lo svolgimento di tali indagini, il Comitato internazionale per la Croce Rossa, insieme all'Accademia di Diritto Internazionale Umanitario e dei Diritti Umani di Ginevra, ha recentemente pubblicato le "Linee guida su come indagare le violazioni del diritto internazionale umanitario: legge, politica e buone prassi". La pubblicazione costituisce uno strumento essenziale per coloro che si trovano a dover documentare scene di crimini di guerra, in quanto fornisce la necessaria chiarezza su come registrare informazioni e raccogliere prove, senza con ciò perderne il necessario valore probatorio.

 

Per saperne di più, leggere:

https://www.icrc.org/en/document/guidelines-investigating-violations-ihl-law-policy-and-good-practice

 

 2) La fame come tattica di guerra

 La fame è uno dei fenomeni più scioccanti che tuttora colpiscono milioni di persone in tutto il mondo. In situazioni di conflitto, in particolare, la carestia è sempre stata considerata una conseguenza deplorevole, ma tuttavia prevedibile, della guerra. Tuttavia, quando la fame è il risultato dell'atto di negare deliberatamente il cibo ai civili, essa costituisce una grave violazione del diritto internazionale umanitario ed integra altresì un crimine di guerra ai sensi del diritto penale internazionale.

 Poiché la fame è recentemente riemersa come caratteristica significativa e costante delle guerre moderne, avvocati e studiosi hanno iniziato ad esaminare questa tendenza sotto gli occhi della responsabilità penale. Come osservato da Catriona Murdoch, consulente legale presso Global Rights Compliance, "sembra che [la fame] sia stata sistematicamente utilizzata come arma in Siria, Yemen e Sud Sudan". A questo proposito, Alex de Waal, Direttore Esecutivo della World Peace Foundation, spiega che “la fame in questi casi non costituisce un fenomeno naturale, né è un sottoprodotto casuale della guerra. Al contrario, essa è il risultato prevedibile di azioni mirate e dovrebbe essere punita come reato”.

 Allora per quale motivo perseguire il crimine di provocare intenzionalmente carestia appare così difficile? Perché la fame è definita (e punita) come un crimine di guerra solo se commessa nel contesto di conflitti armati internazionali. Ed il problema sta tutto qui, poiché i conflitti moderni sono di carattere non internazionale. Quindi quale potrebbe essere la soluzione? "Abbiamo disperatamente bisogno di un emendamento allo Statuto di Roma dell'ICC per consentire che il crimine di fame sia perseguibile in un conflitto armato non internazionale", afferma Murdoch.

 L'emendamento è stato proposto. A dicembre 2019 vedremo se l'emendamento verrà approvato o meno.

 

 Per saperne di più, leggere:

https://slate.com/news-and-politics/2019/09/starvation-war-crime-syria-yemen-icc.html?fbclid=IwAR1Qinf3M5hHo7rsJFr2z-7Pk3j1F_y9aZC5JCp8KqxyVgNPVWibfMCPfV4

 https://reliefweb.int/sites/reliefweb.int/files/resources/Legal%20Paper%20Starvation.pdf

 

 3) Un ospedale sotto terra

 Utilizzare le strutture mediche come target di azioni militari costituisce una grave violazione del diritto internazionale umanitario ed è definito come un crimine di guerra ai sensi del diritto penale internazionale. Ciononostante, ospedali e cliniche sono stati ripetutamente presi di mira da attacchi aerei nella provincia di Idlib, in Siria. Per sopravvivere, il personale medico è stato quindi stato costretto ad operare sottoterra, in totale segreto.

 Questo breve video, rilasciato dalla BBC, mostra la tragica realtà della guerra siriana: una campagna mortale contro i civili. Gli attacchi aerei russi e siriani sono stati precisi, mortali e implacabili. Non si sono lasciati nulla alle spalle.

 Come osservato da Quentin Sommerville, corrispondente della BBC in Medio Oriente, "questa è una guerra contro tutto ciò che conta per il popolo di Idlib". E la parte peggiore di tutto questo? Il fatto che, dopo otto anni, la comunità internazionale abbia perso interesse in questa guerra.

 

 Per saperne di più, leggere:

https://www.bbc.com/news/av/world-middle-east-49669939/syria-war-idlib-s-secret-hospitals-hiding-from-air-strikes?fbclid=IwAR3bXq8BbfkgzCEakbLSxWfyezFTdusB82jLE3iOiAmt9G4QOsTTk801oBs

 

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