Il ‘diritto al ritorno’ dei palestinesi viene rivendicato ancora: gli scontri sulla Striscia di Gaza non si fermano

Scontri al confine tra Israele e la Striscia di Gaza Scontri al confine tra Israele e la Striscia di Gaza © Ibraheem Abu Mustafa/Liberatiòn

21 maggio 2018

La striscia di Gaza è di nuovo luogo di scontri che anche questa volta vedono un alto  numero di civili coinvolti.

Le proteste palestinesi hanno avuto inizio il 30 marzo scorso, in commemorazione del “Land Day”, giorno in cui, nel 1976, sei cittadini palestinesi di Israele vennero uccisi dalle forze israeliane per aver protestato contro la confisca delle loro terre. In questa giornata i manifestanti hanno raggiunto la striscia di Gaza dove sono stati allestiti cinque campi di tende. Le proteste hanno visto la partecipazione di più di 35.000 persone.

Le dimostrazioni sarebbero dovute proseguire fino al 15 maggio, giorno della Nakba (o “La Catastrofe”, così ritenuta dai palestinesi) per ricordare l’esodo forzato la pulizia etnica di centinaia di migliaia di palestinesi per mano delle milizie sioniste per far posto al neonato stato di Israele (15 maggio 1948).

Nonostante le tensioni attualmente in corso, la protesta palestinese, chiamata la “Grande Marcia di Ritorno”, è nata pacificamente spinta dal desiderio di vedere realizzato il ‘diritto al ritorno’: i discendenti di quei palestinesi che persero le proprie case e la propria terra, hanno chiesto,  con questa manifestazione, di poter tornare un giorno alle proprietà delle loro famiglie in quei territori che dal 1948 sono sotto lo stato di Israele (due terzi della popolazione palestinese attuale discende, infatti, proprio da coloro che, con la nascita di Israele, furono costretti ad emigrare).

La situazione ha subito una forte escalation fino a diventare letale quando, lunedì 14 maggio, un gruppo di giovani manifestanti palestinesi ha lanciato delle molotov oltre il confine contro le truppe israeliane. Il governo israeliano ha risposto con la violenza reprimendo i tumulti lanciando gas lacrimogeni ed aprendo il fuoco sui manifestanti. Almeno 60 manifestanti sono stati uccisi dall'esercito di Israele sono nella giornata di lunedì.

Inoltre, lo stesso giorno, a Gerusalemme, gli Stati Uniti hanno inaugurato la nuova sede della propria ambasciata, precedentemente a Tel Aviv. Questa mossa, ritenuta provocatoria dall’Autorità Palestinese, ha sollevato ulteriori proteste: gli Stati Uniti, spostando la sede, confermerebbero il loro implicito riconoscimento di Gerusalemme come capitale adello Stato di Israele. Gerusalemme, infatti, nel 1967 è stata occupata e unilateralmente annessa da Israele, violando la Risoluzione 181/1947 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che la definiva "zona soggetta a regime internazionale".

Dall’inizio delle proteste dello scorso marzo ad oggi hanno perso la vita più di 100 palestinesi e più di 12.000 persone sono rimaste ferite, come annunciato dal Ministero della Salute palestinese. Le proteste e la repressione sono ancora in corso. Quanto sta avvenendo è stato duramente denunciato da Humans Right Watch che lo ha definito un vero e proprio ‘massacro’.

Anche le Nazioni Unite hanno affermato che è in corso una piena violazione dei diritti umani fondamentali portando il Consiglio dei diritti umani ad approvare la risoluzione che prevede l’invio di alcuni investigatori internazionali nella striscia di Gaza al fine di indagare sulle violenze compiute dall’esercito israeliano contro i manifestanti palestinesi.

Per ulteriori informazioni:

https://www.aljazeera.com/news/2018/04/gaza-protest-latest-updates-180406092506561.htm

https://www.aljazeera.com/indepth/interactive/2018/05/palestinians-great-march-return-human-cost-180516110538165.html

https://www.theguardian.com/world/live/2018/may/15/gaza-israel-nakba-day-protests-as-palestinians-bury-those-killed-in-embassy-unrest-live-updates?page=with:block-5afab4a2e4b0cc7356655a12

https://news.un.org/en/story/2018/05/1009792

https://www.washingtonpost.com/world/middle_east/gaza-protests-take-off-ahead-of-new-us-embassy-inauguration-in-jerusalem/2018/05/14/eb6396ae-56e4-11e8-9889-07bcc1327f4b_story.html?noredirect=on&utm_term=.8990f279a791

https://www.aljazeera.com/news/2018/05/rights-chief-backs-calls-inquiry-gaza-killings-180518091207861.html

https://unispal.un.org/DPA/DPR/unispal.nsf/0/7F0AF2BD897689B785256C330061D253

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