Il paese, che sta attraversando un conflitto militare e politico,negli ultimi giorni sta sperimentando un aumento della violenza. Due assalti ai Caschi Blu in due giorni bastano a dimostrare l'alto livello di pericolo nel quale deve lavorare MINUSMA (United Nations Multidimensional Integrated Stabilization Mission in Mali), la missione di peacekeeping delle Nazioni Unite in Mali, che è diventata una delle operazioni di peacekeeping più mortali dell'ONU. Dal suo inizio nel 2013, più di 150 militari sono stati uccisi, di cui almeno 100 durante uno scontro a fuoco. Il Consiglio di Sicurezza ha posto l’accento sull'importanza di combattere le minacce alla pace e alla sicurezza internazionale.
Durante la mattina di venerdì 6 aprile, due uomini armati non identificati hanno aperto il fuoco contro un convoglio del MINUSMA, a Gao, a nord del paese. Un militare nigeriano è morto mentre veniva soccorso. Il Segretario Generale Antonio Guterres e il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite hanno espresso le loro condoglianze più profonde alla famiglia della vittima, condannando fermamente l’attacco. Hanno aggiunto che tale azione si può qualificare come crimine di guerra, ai sensi del diritto Internazionale. Nel futuro, qualsiasi coinvolgimento nella pianificazione, finanziamento o esecuzione di tale aggressione sulle forze di pace saranno sujeto ad una inchiesta e portare a delle sanzioni.
Le attuali misure contro il terrorismo e la criminalità organizzata saranno rinforzate, aumentando l’impegno e l'appoggio delle Nazioni Unite al governo del Mali. Nonostante i problemi, la lotta per la pace continua mentre la popolazione soffre per la situazione di conflitto.
Per saperne di più leggi:
https://news.un.org/en/story/2018/04/1006712
https://news.un.org/en/story/2018/04/1006792
https://www.hrw.org/world-report/2017/country-chapters/mali
https://news.un.org/en/story/2018/03/1003831
