Lo scorso maggio 2016, più di 400 eritrei sono stati arrestati, processati e condannati per "ingresso illegale" e successivamente deportati dal Governo Sudanese. Fra coloro facenti parte del gruppo, 6 eritrei erano già registrati come rifugiati e non e’ stato confermato che agli altri sia stata data l'opportunità di chiedere asilo. Gli e’ stato imposto di tornare al paese di origine, che è stato descritto da Human Rights Watch (HRW) come governato da un regime dispotico. Inoltre, HRW ha sottolineato come il Governo Sudanese abbia negato la richiesta dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) di accedere alle identità degli eritrei che volevano fare domanda di asilo.
Il Governo Sudanese ha già in passato deportato gli eritrei. Secondo il diritto interno, se da una parte le autorità hanno il diritto di arresto e di interrogare gli stranieri entro i propri confini, e’ proibito deportare qualcuno verso un paese dove quella persona rischia un pericolo mortale, specialmente quando a quella stessa persona non è stato concesso di fare domanda d'asilo. La deportazione del gruppo di eritrei viola quindi non solo diritto internazionale dei diritti umani e il diritto internazionale consuetudinario, ma anche diritto interno Sudanese.
L'UNHCR e l'HRW hanno quindi condannato il Governo Sudanese per l'espulsione di più di 400 eritrei senza che sia sappia o meno che gli stessi abbiano avuto la possibilità di chiedere asilo. L'UNHCR ha esortato il Governo Sudanese ad astenersi dal continuare a deportare o forzare il rimpatrio di eritrei nel loro paese d'origine, soprattutto quando agli stessi non sono stati concessi asilo e protezione.
Per saperne di più, visita:
https://www.hrw.org/News/2016/05/30/Sudan-hundreds-deported-likely-abuse
http://www.UNHCR.org/News/Press/2016/6/574fed7d4/UNHCR-concerned-Expulsions-Sudan.html
http://www.AfricaNews.com/2016/05/31/Sudan-deports-hundreds-of-Eritreans/