A nord della capitale del Congo, nella regione del Pool, è necessario ristabilire il corso quotidiano della vita

Giovani dispersi interni a Kikala Giovani dispersi interni a Kikala © Philip Kleinfeld/IRIN

22 giugno 2018

A 50 km circa a nord di Brazzaville, la regione del Pool appare arida e deserta, i villaggi sono stati distrutti e molte persone costrette a fuggire

Il presidente congolese Sassou Nguesso è tornato al potere con le elezioni del 2016. Dal 1979 ha sempre governato il paese, eccetto che per cinque anni. Oggi torna ancora una volta al governo, grazie alla modifica alla costituzione sul limite di età per candidarsi (prima era fino a massimo 70 anni), che gli ha permesso una ricandidatura all’età di 74 anni. La sua ricandidatura ha scatenato numerose proteste nel paese che hanno visto la partecipazione dei gruppi di combattenti Ninjas, guidati da Frédéric Bintsamou, meglio conosciuto come Pastor Ntoumi.

I suoi combattenti avevano partecipato a numerose guerre e insurrezioni, tra cui la guerra civile congolese del 1997 e l'insurrezione contro le forze governative nel 2002 e 2003. Nel 2008, Ntoumi aveva annunciato lo scioglimento dei Ninjas. Tuttavia, sono rimasti attivi. Le proteste sono state duramente represse dalle milizie governative: 20 civili hanno perso la vita e tanti altri sono stati gravemente feriti, come denunciato  da Amnesty International.

Il conflitto ha dato il via, inoltre, ad una grave crisi umanitaria, non da subito riconosciuta come tale dalla Comunità Internazionale, in quanto il governo si è rifiutato di ammettere la crisi in atto. In accordo con quanto dichiarato dalla  Caritas Internazionale, l’assistenza fornita è a livelli inferiori di quella della guerra civile del 1998. Dalla fine del 2017, il numero di persone bisognose era stimato intorno a 160.000, inclusi gli sfollati. Gli aiuti umanitari però hanno raggiunto solo una minima parte delle persone in difficoltà come quella dei distretti fino ad ora inaccessibili di Goma Tse-tse, Kindamba, Vindza e Kimba, come dichiarato dall’ OCHA (Office for the Coordination of Humanitarian Affairs) nel rapporto del 16 marzo 2018.

Anche il tasso di malnutrizione della regione è aumentato vertiginosamente superando la soglia di emergenza del 15% stabilita dal sistema delle Nazioni Unite e raggiungendo  quella del 17% nel 2017. Inoltre, secondo una valutazione del World Food Programme, oltre il 15% dei bambini della regione ha sofferto di malnutrizione acuta. Nel 2017, trenta bambini che erano sull'orlo della morte sono stati portati a Brazzaville per i trattamenti necessari, ma tre di loro non ce l’hanno fatta.

L'accesso ai servizi sanitari rimane problematico tutt’oggi, sia per le popolazioni sfollate che per quelle rimaste nelle aree colpite. Secondo i risultati evidenziati dal MICS1 (Multiple Indicator Cluster Surveys) del Congo nel biennio 2014-2015, solo il 40% della popolazione del dipartimento di Pool riceve l’acqua da fonti sicure. L'accesso all'acqua era già un problema strutturale in questo dipartimento e le difficoltà create dal conflitto hanno ulteriormente aggravato la situazione umanitaria.

Oltretutto, sempre nel biennio del conflitto civile, le milizie statali hanno messo in atto una serie di bombardamenti ai villaggi della regione, uccidendo persone, ferendone altre e costringendo gran parte degli abitanti a fuggire perché intorno a loro non era ormai rimasto nulla. Hanno giustificato queste azioni con il pretesto di dover scovare i principali nascondigli dei Ninjas, concentrati nella regione del Pool. Le bombe lanciate dagli elicotteri del governo hanno colpito villaggi dove, come riportato da IRIN, una testimone degli attacchi, Isma Nkodia, ha affermato che “non c’erano Ninjas, ma solo civili”.Numerose persone sono state fermate ed arrestate perché  accusate di far parte del gruppo armato dei Ninjas anche solo per ragioni di somiglianza estetica con i membri di questo.

La situazione sembra migliorare con il cessate il fuoco annunciato con l’accordo dello scorso dicembre, voluto dal presidente e dal leader del gruppo Ninjas, Ntoumi. Nell’accordo si stabiliva una smobilitazione delle truppe di Ntoumi e in cambio il governo avrebbe assicurato la libertà al leader del gruppo ed ai suoi membri. Tuttavia quanto pattuito non è stato rispettato: il governo ha continuato con gli arresti, così le truppe combattenti si sono viste costrette a rimandare la smobilitazione e il disarmo.

L’accordo tra Ntumi e Nguesso non era stato voluto tanto per ragioni umanitarie quanto piuttosto economiche: il presidente congolese, per ricevere aiuti economici dal Fondo Monetario Internazionale, doveva mostrare una situazione di stabilità del Paese, quindi cessare il conflitto.

Ciò nonostante, al momento di richiedere gli aiuti al FMI, le trattative si sono protratte in avanti ed è emersa la reale situazione: il debito pubblico del Congo è a livelli altissimi, i salari e le pensioni non vengono pagate. Anche il tasso di corruzione è elevato: a dimostrarlo, la modifica della Costituzione voluta dal presidente a fini elettorali. Negati gli aiuti economici da parte del FMI, il presidente non ha ritenuto necessario portare avanti il cessate il fuoco stabilito con i Ninjas, per cui le condizioni dei civili nel Pool sono rimaste invariate.

La situazione di crisi persiste tutt’oggi, nonostante la fine dei bombardamenti. La regione al nord della capitale si trova ad affrontare un esodo di ritorno delle migliaia di persone che erano state costrette a fuggire durante il conflitto. Ma i villaggi non esistono più, la maggior parte delle case sono state bruciate, regna la desolazione.

La crisi del Pool è un caso emblematico in quanto la crisi umanitaria attuale è molto forte ed è lo specchio della crisi politica dell’intero paese.

 

Per maggiori informazioni:

https://www.irinnews.org/analysis/2018/06/18/razed-villages-and-empty-fields-await-congo-brazzaville-s-displaced

https://www.irinnews.org/special-report/2018/06/18/updated-congo-brazzaville-s-hidden-war

https://uk.reuters.com/article/uk-congorepublic-security/congo-republic-signs-peace-accord-with-ninja-rebels-idUKKBN1EH0HT

https://reliefweb.int/sites/reliefweb.int/files/resources/April%20SitRep_EN.pdf

https://reliefweb.int/report/congo/congo-department-pool-humanitarian-response-plan-and-early-recovery-february-2018

https://www.bbc.com/news/world-africa-34646310

https://www.bbc.com/news/world-africa-14121195

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