Il giorno 15 maggio, nella città di al-Najiyyah presso la zona occidentale di Idlib, un bambino è rimasto gravemente ferito a causa della detonazione di una bomba a grappolo inesplosa. Allo stesso modo, recentemente, un civile è stato ucciso e uno è rimasto ferito in seguito all’esplosione di una vecchia mina nel villaggio di al-Khumaysiyah nella parte orientale di al-Raqqah.
Episodi simili sono accaduti anche in tempi meno recenti. Nel mese di febbraio, un bambino ha perso la vita, nella città controllata dal regime di Hariyatan, nel nord-ovest di Aleppo, in seguito alla detonazione di una bomba a grappolo inesplosa lanciata sulla città durante i primi attacchi aerei. Il 31 dicembre 2020 un minore di soli 6 anni è stato ucciso a Sarmin presso Idlib, a causa di un motivo analogo. Infatti, la bomba è scoppiata nelle mani del piccolo che l’aveva raccolta da terra credendo che fosse un giocattolo. Secondo i dati registrati dagli attivisti dell’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani (SOHR) a partire da gennaio 2019, hanno perso la vita 530 persone, tra cui 77 donne e 168 bambini, sia a causa della detonazione di ordigni inesplosi sia per via del crollo di strutture edili fatiscenti in diverse zone della Siria, in particolare presso Homs, Hama, Deir Ezzor, Aleppo e il Sud del paese.
Secondo Othman Moqbel, CEO di Syria Relief, è necessario addestrare i bambini a riconoscere questi ordigni inesplosi grazie all’intervento di programmi di formazione scolastici. Dal punto di vista pratico la Paediatric Blast Injury Partnership ha pubblicato un manuale utile a fornire ai medici un’ampia gamma di strumenti necessari a supportare i bambini vittime di questi episodi, aiutandoli anche a superare i traumi psicologici che ne derivano. Secondo Save the Children, gli Stati devono prevenire e mitigare l’effetto che la guerra esercita sui minori rispettando i principi fondamentali della campagna “Stop alla guerra sui bambini” che comprendono il rispetto degli standard internazionali, la persecuzione di chi esercita crimini verso i bambini e infine, garantire ai minori l’accesso a cure e assistenza sanitaria.
Per saperne di più:
Ferite di guerra: le conseguenze sui bambini | Save the Children Italia
Autore: Sara Taherzadeh – Editore: Maxime Grenier