Nella giornata di sabato 13 Febbraio, un’autobomba è esplosa nella capitale somala. Secondo quanto riportato da un comunicato della polizia locale, il veicolo carico di esplosivo era diretto verso il Parlamento somalo ed è stato intercettato dalle forze di polizia, che nel tentativo di fermarlo hanno aperto il fuoco causandone l’esplosione. L’intervento della polizia ha permesso a molti civili di fuggire, limitando in questo modo il numero delle vittime, secondo quanto dichiarato dal funzionario della sicurezza Abdirahman Mohamed.
L’incidente ha avuto luogo nella città di Mogadiscio, la capitale della Somalia, più precisamente in un posto di blocco nei pressi dell’incrocio Saydka. Ad oggi non c’è stata ancora nessuna rivendicazione dell’attentato da parte dei gruppi armati presenti nella zona, tuttavia Mogadiscio risulta essere ancora bersaglio di frequenti attentati compiuti da al-Shabaab. L’incertezza che ruota attorno alle elezioni presidenziali in Somalia, attualmente rimandate a data da definirsi, ha rappresentato per il gruppo armato al-Shabaab un’occasione importante per intensificare i propri tentativi di rimuovere il presidente in carica.
Le Nazioni Unite (ONU) hanno osservato con preoccupazione i recenti sviluppi della situazione in Somalia. Il Segretario Generale dell’ONU, António Guterres, insieme al Presidente dell’Unione Africana (UA), Moussa Faki Mahamat, ha sollecitato il governo federale somalo e gli stati regionali a riprendere i colloqui, con l'obiettivo di superare le loro divergenze al fine di garantire una maggiore stabilità nel paese e rafforzare gli sforzi per una pace che sia duratura.
Per saperne di più:
https://news.un.org/en/story/2021/02/1084892
https://edition.cnn.com/2021/02/13/africa/somalia-blast-presidential-palace-intl-hnk/index.html
Autore: Francesca Mencuccini; Editor: Carla Leonetti